Il trauma toraco-addominale

Il trauma toraco-addominale maggiore: gestione intraospedaliera del trauma toracico
Le lesioni occupanti spazio: fisiopatologia e trattamento

Davide Cordero, Luca Sivera
ASL 5 – UOC Anestesia e Rianimazione
Ospedale di Rivoli – Torino
Servizio Regionale Piemontese di Elisoccorso

Le lesioni traumatiche del torace sono la seconda causa di morte per trauma (25% dei decessi): il principale motivo di ciò consiste nel loro mancato riconoscimento a causa di una valutazione incompleta o disattenta; ne conseguono compromissione della ventilazione e degli scambi respiratori con conseguente ipossia tissutale (insufficiente ossigenazione ematica ed inadeguato trasporto di ossigeno ai tessuti), ipercapnia (insufficiente efficacia della ventilazione) ed acidosi (secondaria al metabolismo anaerobio delle cellule poco ossigenate).

I meccanismi alla base dei traumi toracici sono rappresentati dagli incidenti della strada, gli infortuni lavorativi e sportivi, le cadute, le lesioni da schiacciamento e le ferite da arma bianca e da fuoco.

Le lesioni toraciche sono classificate in penetranti o chiuse in base all’estensione dell’area su cui agisce la forza lesiva, con danni ed estensione variabili a seconda della direzione della medesima.

Gli autori passano in rassegna i segni, i sintomi, la fisiopatologia, la diagnostica intraospedaliera, la stabilizzazione del paziente sulla scena ed il trattamento definitivo ospedaliero delle principali lesioni traumatiche che interessano le varie strutture del torace, con particolare riferimento a quelle che, occupando spazio all’interno della gabbia toracica, limitano o impediscono le funzioni respiratoria e cardiocircolatoria, e mettono a rischio la sopravvivenza del paziente.

Viene posto l’accento sulle manovre di stabilizzazione avanzata e delle azioni collaterali necessarie al loro espletamento; in ultimo vengono proposti i criteri per un corretto trasporto del traumatizzato toracico, criteri validi sia per il trasferimento dalla scena dell’evento all’ospedale, sia per il trasporto secondario, sia per gli spostamenti intraospedalieri del paziente.