Trattamento endovascolare degli aneurismi: aspetti tecnici e risultati
Nevia Caputo, Nicola Bartolini, Giorgio Tazza, Pierfausto Ottaviano,
Sandro Carletti *, Carmelo Anile *, Lorenzina Bolli **, Bruno Ciammitti**
Neuroradiologia, Terni
Neurochirurgia, Terni*
Anestesia e Rianimazione, Terni**
Il trattamento endovascolare è una opzione terapeutica che si sta sempre più affermando nella pratica clinica come valida alternativa alla neurochirurgia tradizionale nella cura degli aneurismi intracranici.
La tecnica endovascolare, se condotta con rigore e con materiali appropriati, è standardizzabile e quindi ripetibile ed è in grado di fornire risultati costanti.
I numerosi dati disponibili in letteratura e segnatamente gli studi I.S.U.I.A e I.S.A.T indicano che in molti casi con la tecnica endovascolare è possibile raggiungere risultati sovrapponibili a quelli della tecnica neurochirurgica nei termini dell’esclusione dell’aneurisma dal circolo e che la prima offre il vantaggio di essere condotta a cielo chiuso, eliminando gli inconvenienti legati alle manovre chirurgiche sui vasi intracranici e sul parenchima cerebrale.
Dall’analisi dei contributi scientifici che mettono a confronto queste due tecniche emergono i limiti della tecnica endovascolare, che riguardano principalmente l’occlusione degli aneurismi a colletto largo e la stabilità a lungo termine dell’occlusione aneurismatica ottenuta con le spirali posizionate all’interno dell’aneurisma. Per superare questi limiti c’è una continua ricerca e produzione di nuovi materiali che tendono a rendere le procedure endovascolari sempre più efficaci; tra questi molto promettenti sono le nuove spirali bioattive.
Gli autori, alla luce della loro esperienza, passano in rassegna i diversi problemi che si incontrano nel corso del trattamento endovascolare degli aneurismi ed illustrano le possibili soluzioni; essi inoltre descrivono il protocollo adottato nei confronti dei pazienti portatori di aneurisma ed i relativi risultati ottenuti.