Terapia intensiva precoce

Terapia intensiva precoce e stabilizzazione del paziente con ESA
Ettore Zei*
*Direttore UOS Autonoma di Neuroanestesia e Terapia Intensiva Post Operatoria –AOU Senese (SIENA)

Introduzione: nell’emorragia subaracnoidea (ESA) l’importanza della diagnosi precoce, della terapia tempestiva e adeguata, della prevenzione delle possibili complicanze e l’invio immediato del paziente in centri specialistici, consente di diminuire significativamente i tassi di mortalità e di morbilità legati a questa patologia.

 Obiettivo: in questo studio viene proposto un iter diagnostico ed un trattamento medico  dell’ ESA. Il “timing” diagnostico e terapeutico comprende:1) preospedalizzazione 2) ospedalizzazione prechirurgica 3) ospedalizzazione chirurgica e trattamento rianimatorio delle complicanze.

Vengono proposte alcune flow chart che permettono  un corretto inquadramento del paziente all’arrivo in ospedale ed un adeguato iter diagnostico terapeutico in accordo con le linee guida esistenti (ove disponibili) od orientamenti emersi dall’analisi della letteratura internazionale .

Le complicanze dell’ESA e la loro prevenzione rappresentano il cardine dell’impegno neurorianimatorio. L’incidenza dell’ischemia da vasospasmo è la complicanza in grado di decidere l’Outcome del paziente,  pertanto la terapia medica convenzionale (3H) deve essere affiancata nei centri specialistici dalla neuroradiologia interventistica in grado di effettuare in tempi brevi sia l’embolizzazione aneurismatica che il trattamento farmacologico selettivo del vasospsmo.

Conclusioni: In estrema sintesi la successione dei momenti “critici” per la diagnosi sono: TAC, PL, Angiografia, AngioRMN, AngioTAC. Di fronte a dubbi ed incertezze terapeutiche deve essere sempre tenuto presente la salvaguardia della PPC e la tempestività del trattamento chirurgico datochè  il rischio di risanguinamento è massimo nelle prime 6 ore .Esistendo un’ esigenza di adeguamento del trattamento in base alle risorse a disposizione,  si auspica la standardizzazione del management di questi pazienti.