La Patologia Cerebrale Acuta Traumatica – Sepsi Addominale nel Paziente Critico – Gestione delle Vie Aeree in Emergenza
Presentazione del Meeting
Dr. Angelo G. Blasetti
Presidente del Meeting
Cari colleghi,
questo primo Meeting, che si tiene ad Avezzano sulle tematiche dell’emergenza e sulla terapia intensiva, nasce dall’esigenza di un indispensabile confronto tra operatori che, in tempi ed in modalità diverse, operano sul paziente critico.
Il paziente critico è un soggetto che, a causa di eventi traumatici o gravi patologie presenta disfunzioni di organi o di apparati che direttamente o indirettamente si ripercuotono sulla omeostasi generale mettendo a rischio la sua sopravvivenza.
L’emergenza è un punto complesso e nevralgico del SSN e tutti gli operatori, che in questo campo prestano la loro opera, devono necessariamente avere una uniformità di vedute e di comportamento; è fondamentale che il trattamento sia fin dai primi momenti del soccorso tempestivo, efficace ed orientato ponendo attenzione unicamente ai problemi “emergenti” e far fronte alla instabilità delle funzioni vitali.
In una fase iniziale il tentativo di una diagnosi causale definitiva non deve fuorviare e far perdere tempo allo scopo di bloccare tempestivamente la progressione di eventi destabilizzanti e scongiurare l’insorgenza di fenomeni aggravanti e deleteri. Solo un comportamento corretto fin dalla scena del trauma può porre le basi per un buon risultato finale.
Il risultato di di un perfetto intervento chirurgico e di un ineccepibile trattamento intensivo sono vincolati ad un altrettanto ineccepibile trattamento extraospedaliero. L’emergenza è una tastiera dove ogni nota, dal momento del trauma alla fase riabilitativa, deve essere intonata e sequenziale per ottenere un risultato armonico; ogni “stonatura” si paga in termini di mortalità e morbilita con conseguenze irreparabili per gli infortunati e onerosi per la società. Il paziente critico con sepsi addominale pone problematiche di difficile soluzione e gravate da prognosi severa; anche in questo campo l’atteggiamento vincente è la sinergia multidisciplinare (intensivisti e chirurghi) nella decisione concorde delle terapie e trattamenti più adeguati e nel timing degli interventi.
Mi auguro che questo incontro susciti interesse e stimoli per le problematiche trattate, che dia adito a costruttivi scambi di esperienze e di opinioni da cui ognuno possa acquisire e approfondire tematiche di interesse del quotidiano lavoro o quanto meno possa generare un momento di riflessione. Un affettuoso ringraziamento ai miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato negli ultimi mesi per la realizzazione di questo progetto.
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Presentazione del Workshop: Gestione delle Vie Aeree in Emergenza
Prof.ssa Flavia Petrini – Università degli Studi di Chieti
Istruttore Workshop
L’emergenza sanitaria con tutti gli aspetti ad essa correlata è da anni uno dei capitoli del core curriculum del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia italiana che, con il “Corso Integrato Emergenze Medico Chirurgiche”, fornisce a tutti i medici le basi culturali utili per far fronte al soccorso del paziente critico.
In tale C.I. la didattica viene affidata a Specialisti in Anestesia e Rianimazione. La competenza anestesiologica in tema di emergenze è anche uno degli specifici obiettivi della riforma didattica imposta alle Scuole di Specializzazione dal 1997 per adeguamento alle normative europee; d’altra parte in ambiente ospedaliero l’Anestesista Rianimatore è sempre stato la figura di riferimento in caso di emergenze, soprattutto in caso di funzione respiratoria compromessa.
Il “Corso per la gestione delle vie aeree in emergenza” prende spunto da queste premesse e da alcune considerazioni conseguenti:
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le responsabilità dei medici chirurghi sono cambiate con la riforma sanitaria;
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tutti gli operatori sanitari devono saper affrontare le emergenze;
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la formazione non sempre può essere adeguatamente approfondita nel percorso di laurea e neppure in quello specialistico, soprattutto per quanto attiene l’acquisizione degli “skills” in condizioni di emergenza;
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la didattica in campo di emergenze è indubbiamente avvantaggiata dalla possibilità di utilizzare simulazioni e manichini;
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la gestione delle vie aeree è uno dei settori nei quali si è registrato uno sviluppo tecnologico importante, che l’hanno resa più accessibile a molti operatori sanitari, anche non medici, consentendo di raggiungere risultati clinicamente accettabili anche senza avere qualificazione specialistica;
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nonostante ciò, gli incidenti da scorretta gestione delle vie aeree continuano ad essere uno dei capitoli principali di responsabilità medico-legale, tanto da spingere le società scientifiche ad identificare percorsi raccomandati e linee guida;
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per tutti questi motivi oggi è impensabile che uno Specialista in Anestesia e Rianimazione non possegga le conoscenze necessarie per aumentare la sicurezza ed il successo della prestazione di emergenza: le linee guida per la gestione delle vie aeree vanno considerate parte integrante del bagaglio culturale specialistico e possono essere utilizzate per trasferire le proprie competenze ad altri operatori sanitari, sia medici che infermieri;
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per completare la formazione ed impedire il decadere delle conoscenze è stata istituita anche in Italia l’obbligatorietà all’aggiornamento continuo (ECM) e il tema “emergenze” è uno degli obiettivi prioritari;
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in questo contesto i corsi ECM teorico-pratici dedicati alla gestione delle vie aeree sono fra i più richiesti, non solo dagli Specialisti in Anestesia e Rianimazione;
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In Europa l’interesse al tema è andato crescendo non solo in campo anestesiologico, ma anche nella medicina intensiva e delle emergenze; l’influenza delle competenze degli Specialisti in Anestesia e Rianimazione è molto forte in molti Paesi europei e la stessa ERC (European Resuscitation Council), nel rivedere le LG per le emergenze nel 2000, ha riservato al management delle vie aeree specifici capitoli, recependo molte delle raccomandazioni valide in anestesia;
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in questo panorama l’Italia non sfigura affatto: insieme alla Francia è l’unica nazione ad aver emesso Linee Guida proprie dedicate al tema (per il paziente adulto: Minerva Anestesiol. 64(9):361-371,1998 – per il campo pediatrico: Minerva Anestesiologica 2001; 67: 683-692 – ww.siaarti.org).
I docenti del Corso in oggetto fanno parte del Gruppo di Studio SIAARTI “Vie Aeree Difficili” ed affronteranno in modo interattivo con i partecipanti i vari aspetti del problema.